Mastopessi con e senza protesi

È l’intervento che solleva le mammelle e ne migliora la forma.

Il seno ha un ruolo fondamentale nell’attrattività e nella sensualità di una donna, nella sua femminilità, sulla percezione di sé stessa e sulla propria autostima. La ptosi mammaria è la discesa del complesso areola-capezzolo rispetto punto di massima proiezione del cono mammario. È classificata in 4 gradi, nelle forme più lievi il capezzolo e sceso ma rimane sopra al solco inframammario, mentre nei gradi più severi il complesso areola capezzolo è al di sotto del solco e rivolto verso il basso. La ptosi può essere una caratteristica costituzionale del seno, ma più comunemente si verifica con il passare degli anni. 

Qualora sussista il desiderio di migliorare la forma e sollevare le proprie mammelle, la mastopessi è un intervento con cui si ottengono ottimi risultati, riuscendo efficacemente a conferire un aspetto più attraente e sensuale al seno e di conseguenza alla paziente.

L’obiettivo dell’intervento è quello di sollevare e migliorare l’estetica delle mammelle, riposizionare il complesso areola-capezzolo alla giusta altezza e riempire il polo superiore.

Esistono molte tecniche di mastopessi, ognuna presenta indicazioni e vantaggi specifici.

Durante la prima visita, si valuterà con il Dr. Giorgini il caso specifico con cura, identificando la tecnica più idonea a raggiungere la forma desiderata e la necessità o meno di posizionare protesi. Una volta fornite le informazioni necessarie e le risposte alle eventuali domande, sarà possibile procedere alla programmazione dell’intervento.

Il Dr. Giorgini ha sviluppato la sua competenza nella mastopessi grazie alla Specializzazione in Chirurgia Plastica e al successivo lavoro ancora in essere presso il Policlinico Sant'Orsola di Bologna, grazie all'esperienza maturata durante l'attività libero-professionale e grazie ai numerosi congressi e corsi a cui ha partecipato e partecipa tuttora.

Il Dr. Giorgini è attualmente socio SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica), socio ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) e socio SIM (Società Italiana di Microchirurgia).

I miglioramenti al seno si ottengono mediante l’asportazione dell’eccesso di cute e conferendo alle mammelle di una nuova morfologia in cui risulteranno sollevate, con il polo superiore correttamente riempito e il complesso areola-capezzolo nella posizione corretta. 

Per ottenere l’effetto desiderato può essere necessario il contestuale posizionamento di protesi ne parleremo in modo più approfondito in seguito.

Il Dr. Giorgini esegue questa procedura in anestesia generale, con una notte di degenza presso la clinica in cui si esegue l’intervento e le dimissioni la mattina seguente.

La durata della procedura chirurgica è di circa 2h00, variabile a seconda del caso specifico.

Durante la procedura viene posizionato un drenaggio per ogni mammella, generalmente rimosso il giorno seguente, al momento della dimissione.

Le cicatrici dipenderanno dalla tecnica utilizzata. in casi selezionati saranno presenti solamente  lungo il bordo dell’areola (Round block), nella maggior parte dai casi continueranno verticalmente dal punto più basso dell’areola al solco e lungo il solco in direzione laterale (Mastopessi a J), nei casi in cui vi è un maggiore eccesso di cute da asportare oltre che lungo il bordo dell’areola e verticalmente si continueranno anche nel solco medialmente e lateralmente (Mastopessi a T invertita).

I miglioramenti al seno si ottengono mediante l’asportazione dell’eccesso di cute e conferendo alle mammelle di una nuova morfologia in cui risulteranno sollevate, con il polo superiore correttamente riempito e il complesso areola-capezzolo nella posizione corretta. 

Per ottenere l’effetto desiderato può essere necessario il contestuale posizionamento di protesi ne parleremo in modo più approfondito in seguito.

Il Dr. Giorgini esegue questa procedura in anestesia generale, con una notte di degenza presso la clinica in cui si esegue l’intervento e le dimissioni la mattina seguente.

La durata della procedura chirurgica è di circa 2h00, variabile a seconda del caso specifico.

Durante la procedura viene posizionato un drenaggio per ogni mammella, generalmente rimosso il giorno seguente, al momento della dimissione.

Le cicatrici dipenderanno dalla tecnica utilizzata. in casi selezionati saranno presenti solamente  lungo il bordo dell’areola (Round block), nella maggior parte dai casi continueranno verticalmente dal punto più basso dell’areola al solco e lungo il solco in direzione laterale (Mastopessi a J), nei casi in cui vi è un maggiore eccesso di cute da asportare oltre che lungo il bordo dell’areola e verticalmente si continueranno anche nel solco medialmente e lateralmente (Mastopessi a T invertita).

Parleremo di queste tre tecniche in più approfondito in seguito. Non si tratta di un intervento doloroso, per quanto durante i primi giorni possa esserci un certo livello di fastidio, ben controllabile con una blanda terapia analgesica.  Verrà posizionato da subito un reggiseno contenitivo che andrà indossato per il primo mese post-operatorio. Nel caso si posizionino le protesi sarà necessario indossare anche un’apposita fascia elastica.

Per avere la cicatrizzazione migliore possibile, si raccomanda di non bagnare le ferite finché sono presenti i punti. Sarà possibile fare la doccia evitando di bagnare le medicazioni e lavare i capelli con il capo reclinato all’indietro.
Dopo 14 giorni vengono rimossi tutti i punti di sutura e sarà possibile fare la doccia completa.
Alle volte possono presentarsi aree ecchimotiche, che si risolvono in 7-14 giorni.
Dopo 2 giorni sarà possibile tornare all’attività lavorativa se di tipo impiegatizio. Il ritorno alla vita sociale sarà possibile dopo 3-5 giorni e sarà completo a 2 settimane. L’attività sportiva potrà essere ripresa dopo un mese.
Il gonfiore post-operatorio si riduce in 7-10 giorni, mentre per la completa risoluzione ci vorrà circa un mese.

Si tratta di un intervento non banale, che richiede un training specialistico da parte del Chirurgo, ma che consente di avere benefici estetici non ottenibili diversamente.

Mastopessi con protesi e senza protesi

La scelta di posizionare o meno le protesi durante la mastopessi viene concordata con la paziente, dipende dal caso specifico e dagli obiettivi dell’intervento. L’utilizzo o meno delle protesi è indipendente dalla tecnica scelta per la mastopessi.

Mastopessi con protesi

I vantaggi di posizionare una protesi contestualmente alla mastopessi sono la possibilità di aumentare il volume del seno e di avere un beneficio sulla forma soprattutto per quanto concerne il riempimento del polo superiore. La protesi sarà inserita gli accessi già previsti dalla mastopessi e non saranno necessarie ulteriori cicatrici.

Mastopessi senza protesi

Quando i tessuti sono adeguati a raggiungere la morfologia desiderata è possibile procedere alla mastopessi senza la necessità di posizionare protesi. In questo modo l’evoluzione sarà più naturale e senza nessun tipo di pensiero correlato al posizionamento di protesi, tuttavia negli anni successivi la fisiologica discesa del seno sarà meno lenta rispetto ai casi in cui vengono posizionate le protesi

Tecniche di mastopessi

Round-Block / Inter-loking

Non si tratta di una vera e propria mastopessi, ma di un intervento volto a riposizionare il complesso areola-capezzolo a livello del punto di massima proiezione del cono mammario. Si esegue mendiante un accesso periareolare e le cicatrici saranno solamente lungo il bordo dell’areola. 

Questa tecnica è indicata nei casi di ptosi più lievi con poco eccesso di cute, poiché consente l’asportazione di una quantità limitata di pelle.

Mastopessi a J

Si tratta della mastopessi con tecnica sec. Ragnault modificata. La cicatrice sarà lungo il margine dell’areola, scenderà in verticale dal punto più basso dell’areola fino al solco e si continuerà lungo il solco in direzione alterale, con una forma a J.

È la tecnica più comunemente usata, poiché consente di sollevare efficacemente tutta la mammella e di riposizionare nella sede corretta il complesso areola-capezzolo. È possibile correggere ptosi moderate e moderate-severe.

Mastopessi a T invertita

Si utilizza di correggere le ptosi più severe, in cui il complesso areola-capezzolo è molto al di sotto del solco inframammario ed è rivolto verso il basso. È la tecnica di scelta quando vi è molta pelle in eccesso da asportare. Le cicatrici saranno lungo il bordo dell’areola, in verticale dal punto più basso dell’areola fino al solco lungo il solco in direzione laterale e mediale. Consente di sollevare tutto il seno e di riposizionare il complesso areola-capezzolo nel punto di massima proiezione del cono mammario.

Il Dr. Giorgini esegue la Mastopessi come unica procedura o contestualmente ad altri interventi chirurgici in anestesia generale, quali la blefaroplastica (superiore e/o inferiore), la rinoplastica, etc.

Per ulteriori informazioni prenota una visita con il Dr. Giorgini